Vega sul cloud? Ma anche no

Di tanto in tanto ricevo l'invito di qualche utente a dedicarmi ad una versione di Vega/Orion gestibile da web. L'utente che pone la domanda è programmatore e talvolta anche arbitro di nuova nomina. Oramai tutto è sul cloud perché non ci va anche Vega? Non sarebbe più comodo per tutti? Mi collego col browser preferito ed ho tutto. Purtroppo non è tutto oro quel che luccica. Per il programmatore, cioè per me, sarebbe sicuramente meglio: lavoro solo una volta e non per 3 sistemi operativi diversi. Inoltre risparmierei ogni tanto l'acquisto di una costosa macchina MacOS della Apple. L'apparente comodità arriva però ad un prezzo di cui non tutti sono consapevoli, ed il conto salato lo pagherebbero gli utenti. Voglio spiegarvi perché Vega non andrà su cloud.

Intanto una precisazione. Non ci sono difficoltà tecniche che mi impediscono di farlo. Infatti da oltre dieci anni esiste VegaServer (non pubblico), usato da alcuni noti siti per gestire partite online. A comando VegaServer esegue abbinamenti, prepara classifiche, spareggi e variazioni elo. Quindi mi bastano un paio di settimane per replicare quanto fanno alcuni ottimi software FIDE endorsed e presenti nel cloud da diversi anni. Per esempio TORNELO (gratuito e senza pubblicità), CHESSMANAGER (piccola quota annuale e senza pubblicità) Però credo che il primo a fare qualcosa del genere sia stato l'italiano Eugenio Cervesato con Javapairing da oltre 10 anni, interamente in Java, open source, gratuito e senza pubblicità (davvero encomiabile).

Perché finora non l'ho fatto? Prima di essere programmatore sono arbitro ed in passato sono stato anche organizzatore. Nelle ultime due vesti non mi affiderei mai, ma proprio mai, a strumenti di cui non ho il totale controllo. Non avere controllo sugli strumenti significa mettere a repentaglio la propria reputazione di arbitro e l'investimento organizzativo. Immaginate che il tecnico chiamato per riparare la vostra lavatrice vi chiedesse di prestargli un cacciavite o una chiave inglese. Perché non si è portato gli strumenti di lavoro? Poichè non avete gli attrezzi allora non la ripara incolpandovi di non metterlo in condizione di lavorare.

Infatti, ogni arbitro ha dovuto sperimentare quanto variegato sia il luogo di lavoro: una palestra, un palazzetto dello sport, una sala seminterrata di un hotel, un posto in montagna, ecc... Data la vastità degli scenari possibili non si è mai sicuri di trovare una connessione internet stabile. Se manca internet allora gli strumenti su cloud sono irragiungibili e l'arbitro fa la figura del pirla. Ecco alcuni problemi che potrebbero sorgere se ci si basa solo sul web:

1. la zona non è raggiunta dal wifi e/o la sede di gioco è sprovvista di un collegamento via cavo;
2. il provider del wifi a cui si affida l'arbitro non copre la zona del torneo;
3. esiste il wifi ma vi trovate in una zona d'ombra e non potete abbandonare la postazione di lavoro;
4. il server è sovraccarico e funziona a singhiozzo. Come insegnante so bene che il registro elettronico che uso ogni mattina col mio smartphone non sempre funziona. Non è però un problema, rimando ad un momento più propizio e non succede nulla. Ma non posso rimandare se gestisco un torneo di scacchi, magari blitz e devo generare turni a raffica;
5. il server potrebbe non essere accessibile per manutenzione o guasto improvviso;
6. il sito su cui si trova il programma può finire sotto attacco e non raggiungibile per ore o giorni;
7. il programma potrebbe avere un bug nella nuova versione e non posso usare la versione precedente che invece non l'aveva. Quindi il mio torneo mostrerà risultati errati ed in modo inspiegabile;
8. L'account dell'arbitro potrebbe essere compromesso (hackerato) da malintenzionati e reso inservibile durante il torneo.

In queste situazioni non ideali, se volete anche rare, si possono combinare disastri e pagheranno un conto salatissimo l'organizzatore e i giocatori. Senza contare che l'arbitro farà la figura del cialtrone. Se io non sono disposto a correre questo rischio, perchè devo farlo correre ad un collega? Mi dispiace ma non me la sento, anche se so che ci sarebbe chi è disposto ad usare simili strumenti. Da parte mia continuerò a sobbarcarmi lavoro e costi in più per tranquillità personale... e vostra.

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